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NEGATIVO TUTTO: In data 27/12/2014, ore 12, al momento di prendere possesso della cabina, la n. 12204 sul Ponte 12 – Clarinetto, rilevavo, però, oltre all’esiguità del balcone, che lo stesso non era praticabile in quanto pieno d’acqua, in conseguenza della pulitura del ponte superiore. La mancanza di praticabilità del balcone proseguiva nei giorni seguenti a causa della pulitura dello stesso e dell’esterno delle finestre da parte degli inservienti, avvenuta per 2 volte nel corso del viaggio e sempre in presenza degli occupanti della cabina che erano costretti a tenere vetri e tende chiuse, con conseguente ostruzione della vista sul mare (oltre che inagibilità del balcone). Tale pulitura è avvenuta addirittura alle ore 9,15 dell’1/1/2015, ovvero a Capodanno quando è logico che le persone dormano fino a tardi dopo aver fatto le ore piccole per San Silvestro. In tale occasione, l’inserviente è addirittura entrato nella cabina dalla finestra nel corso della pulitura mentre noi eravamo a letto. A ciò si aggiunga la verniciatura dei parapetti del balcone avvenuta in data 30/12/2014 che ha reso il balcone inagibile per 2 giorni a causa dell’odore di vernice.

Gli scriventi salivano sulla MSC Orchestra alle ore 8,30 del 27/12 e qui apprendevano che avrebbero potuto prendere possesso della cabina alle ore 12,00 (nel biglietto di imbarco ricevuto unitamente a tutta la documentazione solo il 15/12/2014, 3 settimane dopo il pagamento del saldo, l’orario indicato era addirittura le 15,00). Abbiamo , pertanto passato le 4 ore che ci mancavano per avere la cabina dormendo sulle sdraio in piscina (come hanno fatto molti altri passeggeri dalle facce alquanto scontente). Per quanto attiene poi gli “straordinari servizi” offerti da MSC Orchestra rileviamo.
Nonostante la nave appartenga ad una compagnia Italiana, la maggior parte del personale non parla italiano (specialmente quello addetto ai reclami dei passeggeri). Il Ristorante Villa Borghese serviva principalmente pietanze pre-congelate, commestibili ma non eccezionali (niente a che vedere con “l’alta cucina italiana”), ad eccezione dell’ultima sera quando sono state servite pietanze che non si troverebbero neanche nel bidone dell’immondizia del peggior ristorante: arancini di riso insapori e stantii, polpette di spinaci che sembravano letame di mucca e, per finire in bellezza, un dolce che evidentemente era stato scongelato male e che, oltre a non tagliarsi neanche con il coltello per quanto era stantio (più di quelli serviti nei giorni precedenti), presentava una copertura di crema (al caffè in teoria) del tutto insapore.
Per quanto attiene poi il servizio e la flessibilità degli orari dei ristoranti devo rilevare che il self – service al ponte 13 era sempre aperto ma certamente neanche qui, come del resto nel ristorante Villa Borghese e nel ristorante Ibiscus, era possibile fruire di “Ampia gamma di deliziosi “piatti d’autore MSC” e specialità con pasta fresca fatta a bordo e ingredienti di alta qualità” come recita il catalogo MSC. In particolare il self service al ponte 13 presentava piatti e sapori da mensa aziendale con patate dello stesso sapore dei fagiolini e via discorrendo. Anche qui, come negli altri ristoranti, era impossibile trovare un piatto di pasta decente.
Di ritorno da un’escursione a Muscat alle ore 14,05, pur sapendo che il ristorante Villa Borghese chiude alle 14, ci siamo recati a tale ristorante per pranzare. Qui, nonostante un “ritardo” di soli 5 minuti (peraltro non dovuto a noi ma alla guida) ci siamo visti negare il permesso di entrare e solo dietro mia insistenza ci è stato “concesso” di pranzare anche se velocemente, con camerieri che toglievano il piatto prima che avessimo inghiottito l’ultimo boccone.
Questa non è stata l’unica occasione in cui siamo stati invitati ad uscire dal ristorante. La sera dell’ultimo dell’anno la cena cominciava alle 21,15 per noi del 2° turno. Peccato che nel programma del giorno fosse indicato il solito orario delle 21. Ci siamo pertanto presentati alle 21,05 (anche in questo caso si trattava di errore a noi non imputabile) e siamo entrati. I camerieri ci hanno fatti uscire e hanno fatto aspettare tutti i crocieristi del 2° turno (che come noi non sapevano del cambio di orario della cena) fuori dal ristorante per 10 minuti. Alla faccia dell’ospitalità e dell’accoglienza. Alle 23,30 ci hanno poi fatti “sloggiare” dopo averci offerto un bicchiere di spumante sgasato che, peraltro, è stato l’unico omaggio di MSC ai crocieristi posto che anche l’acqua di benvenuto è stata addebitata nel conto del frigo-bar (qualunque albergo offre l’acqua all’arrivo).
A proposito di addebiti “strani” devo rilevare l’addebito di 1 € a passeggero definito “UNICEF” che ho verificato controllando il mio conto dal televisore della cabina. Tale addebito, effettuato senza alcun preavviso e senza preventiva autorizzazione da parte ns è stato immediatamente eliminato a seguito della mia richiesta formulata alla reception. In mancanza, si sarebbe potuto tranquillamente parlare di “furto”.
Altro addebito incomprensibile è quello di € 3,50 per INTERNET, posto che lo scrivente ha effettuato un unico accesso dall’INTERNET point della durata di 30 secondi (giusto il tempo di rilevare che il costo era di 0,45 € al minuto).
Questa “sete di denaro” era particolarmente evidente alla richiesta (al ristorante o al bar) da parte nostra di una qualunque bevanda (anche un bicchier d’acqua): non era possibile terminare la frase “un caffè per favore” che subito veniva chiesta la cruise card per l’addebito del corrispettivo, neanche fossimo tutti ladri con la possibilità di scappare senza pagare il conto (cosa alquanto difficile su una nave al largo)!
A questa richiesta continua di denaro (indimenticabile il cameriere che si aggira tra i tavoli del ristorante Villa Borghese con un vassoio con sopra una bottiglia di limoncello con appoggiato un cartello con la scritta “4,90 €”, a scanso di equivoci caso mai qualcuno credesse ad un omaggio), non sono però corrisposti adeguati servizi.
A ciò si aggiunga quella che eufemisticamente viene definita “biblioteca” ovvero uno stanzino con 3 sedie e alcuni scaffali contenenti non più di 30 libri per ciascuna lingua che, a giudicare dallo stato delle copertine, hanno sicuramente molti più anni della MSC Orchestra, battezzata il 14 maggio 2007. Trattasi, per quanto riguarda i libri in lingua italiana, di titoli e autori perlopiù sconosciuti. Tale saletta non può, peraltro, essere utilizzata neanche come sala di lettura posto che la stessa, come detto, contiene solo 3 sedie e non è neanche possibile trovarvi silenzio in quanto, quando vi ci siamo recati, erano presenti un membro dell’equipaggio e un passeggero che concordavano le modalità della richiesta di matrimonio che il passeggero avrebbe fatto alla fidanzata la sera, davanti a tutti, dopo il ballo con il comandante (ma è possibile che su una nave di 293,80 m di lunghezza, 32,20 m di larghezza e 59,64 m di altezza non ci sia un posto per discutere di queste cose e le si debbano organizzare nell’unico ambiente dove, in teoria, si dovrebbe trovare un minimo di tranquillità?).
Per quanto attiene il teatro, l’accesso allo stesso è regolato dai turni della cena. Noi avevamo il 2° turno di cena, alle 21,00. Ciò significa che non potevamo andare a teatro, come sarebbe normale, dopo cena bensì alle ore 19,30 e per assistere non ad uno spettacolo teatrale bensì ad uno spettacolino di mezz’ora composto di qualche passo di danza, 2 o 3 canzoncine, qualche acrobata e molte luci (sarà magari di “alto livello” per i bambini ma non per persone che amano assistere a veri spettacoli teatrali).
Per quanto riguarda le escursioni devo rilevare che le migliori (e meno costose) sono state quelle che ci siamo organizzati da soli, posto che quelle organizzate da MSC alle quali abbiamo partecipato, erano esageratamente costose e con guide non adeguate.