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Dettagli Recensione

 
Costa Deliziosa
Navi di Costa Crociere
Voto medio 
 
1.1
Accoglienza  
 
1.0
Cabine 
 
1.0
Cucina 
 
1.0
Servizi  
 
1.0
Divertimento  
 
2.0
Pulizia  
 
1.0
Escursioni 
 
1.0
Convenienza 
 
1.0

UN SOGNO UN INCUBO

In occasione del nostro anniversario di matrimonio, ho avuto la idea di voler realizzare il sogno di mia moglie: FARE UNA CROCIERA! Quale compagnia scegliere MSC o Costa Crociere?
Devo dire la verità, mio figlio ed altri nostri amici avevano scelto una crociera organizzata da MSC, ma probabilmente, influenzato dalla pubblicità televisiva, considerato anche che Costa festeggiava il 70° anniversario con lo slogan “Benvenuti alla felicità 2” e che Costa Crociere mi dava l’idea di possedere una professionalità più elevata, ho optato per quest’ultima.
Non mi sono rivolto ad una agenzia, ma ho voluto organizzarla personalmente per non trascurare nessun particolare. Ho chiamato il numero 800902902 e ho prenotato.
La nostra nave si sarebbe chiamata“COSTA DELIZIOSA” con partenza da Venezia e rientro a Venezia dal 03/06/2018 al 10/06/2018, con l’itinerario “Tuffiamoci nelle isole greche”. Avremmo soggiornato in una cabina con letto matrimoniale, il balcone sul mare e, vista l’occasione, ci era stato assegnato un tavolo per due persone. UNA MERAVIGLIA!
Convinti e felici abbiamo prenotato con tutta una serie di pacchetti e accessori tour compresi, praticamente l’all-inclusive tanto pubblicizzato. (anche se per alcuni pacchetti non eravamo a conoscenza di cosa comprendessero, esempio : BEVERAGE PACKAGE BRINDIAMO – PROMO ACQUA BOTTLE PACKAGE) l’avremmo scoperto in un momento successivo.
Il 22/05/2018 abbiamo ricevuto, tramite mail, da Costa Crociere, una comunicazione con la quale veniva fatto presente che, a causa di una manifestazione prevista per il giorno 10/06/2018, giorno del rientro, la nave, non sarebbe più attraccata a Venezia ma a Trieste e che la stessa compagnia avrebbe provveduto al trasferimento dei croceristi al terminal di Venezia. Brutta sorpresa ancora prima di partire.
Comunque arriva il grande giorno e si parte.
Occorre tener conto che per noi, come credo anche per molti altri, è la prima volta che effettuiamo una crociera ed entriamo in un mondo tutto da scoprire e molte cose che possono sembrare ovvie ad alcuni, non lo sono per altri.
Il 03/06/2018 arrivati al porto facciamo il check-in , ci vengono consegnate le carte Costa ed entriamo in nave. Gli operatori Costa ci salutano ma nessuno ci accompagna e la cabina ce la troviamo da soli.
Finalmente siamo arrivati in quello che sarebbe stato il nostro nido e tutto ci sembra bello e confortevole. Un momento non c’è nessuno che ci spiega il funzionamento delle luci, dell’aria condizionata, ecc. ma veniamo a conoscenza dal televisore, che è acceso, di tutta una serie di notizie utili per la permanenza in nave. Arrivano le valigie, ci rechiamo a fare le esercitazioni con i salvagenti e ci prepariamo per la cena.
Prima però ci rechiamo all’ufficio escursioni per consegnare l’elenco delle uscite prescelte (avevamo fatto la promo escursioni) e troviamo una coda allucinante. Dopo mezz’ora di coda, senza raggiungere il bancone della reception, una crocerista, e non un addetto Costa, ci suggerisce di salire dal piano 2 al piano 3 dove si trovava un’altra addetta Costa che svolgeva lo stesso servizio e non c’era nessuno. Così facciamo e in un minuto prenotiamo le uscite e riceviamo i biglietti senza alcuna spiegazione.
Forse c’erano più postazioni nella nave? Magari sarebbe stato utile saperlo. Forse potevamo prenotarle via internet e trovare i biglietti in cabina. Forse?
Per niente rilassati andiamo alla ricerca del ristorante, ci presentiamo ai camerieri mostrando la carta Costa e ci accompagnano ad un tavolo da 8 commensali. Ma come, mi era stato garantito un tavolo da 2! Lo dico al cameriere ma scopro che non capisce e parla una parola di italiano. Ci accompagna dal maitre. Altra coda!
Dopo circa mezz’ora riusciamo a parlare con il maitre il quale mi riferisce che i tavoli da 2 sono pochi e che per il momento non sarebbe stato possibile accontentarci. Ci avrebbe fatto sapere per l’indomani. Ci accomodiamo dunque nel tavolo da 8. Anche il cameriere che ci ha servito al tavolo non capisce e parla una parola di italiano, ci ha versato 1/2 bicchiere di vino e uno di acqua e si è portato via le bottiglie. Finito il bicchiere d’acqua ho dovuto richiamarlo per farmene versare un altro. Una volta versato si è riportato via la bottiglia.
Trascorriamo una gradevole serata tra il teatro e il “Gran bar Mirabilis” dove finalmente riusciamo a trovare qualcuno che ci aiuta a capire cosa è compreso nel pacchetto “BEVERAGE PACKAGE BRINDIAMO”. Occorre visionare il listino giacente in ogni bar e cercare a fianco delle bevanda se c’è un pallino marrone. Abbiamo inoltre chiesto dove dovevamo rivolgersi per richiedere le bottiglie del pacchetto “PROMO ACQUA BOTTLE PACKAGE” e ci hanno spiegato che bastava recarsi presso qualsiasi bar, esibire la tessera, e avremo avuto 16 bottiglie da mezzo litro per tutta la durata della crociera.
Anche questo lo abbiamo scoperto da soli.
L’indomani mattina 04/06/2018 mi appresto a fare la doccia e, come apro il soffione, mi accorgo che l’acqua non defluisce e quasi tracima dalla doccia. Sono costretto ad uscire e chiamare immediatamente qualcuno che ci risolva il problema. Trovo il cabin steward che prontamente provvede a sturare lo scarico della doccia che era strapieno di capelli e altro. Messo l’accappatoio mi accordo che è tutto sfilacciato, liso e con un vistoso buco. CHE DELUSIONE!!!
Leggendo il giornale di bordo avendo prenotato l’escursione: ”Passeggiata a Bari e panoramica in trenino” mi accorgo che poco sopra si parla di un bus navetta per il quale ci si deve munire di un biglietto a pagamento. Lo dobbiamo acquistare? Nel dubbio mi reco all’ufficio escursioni.
Di nuovo coda! Dopo mezz’ora giungo al bancone della reception e trovo una operatrice che non parla italiano. ALTRA ATTESA.
Non dovevamo acquistare nulla le nostre escursione erano tutto compreso. Bastava che al momento della consegna dei biglietti qualcuno ci avesse edotto in merito.
Mattinata rilassante stesi sul lettino a prora della nave, poi un veloce buffet ed escursione a Bari in trenino.
Un’altra bella serata tra il teatro e il “gran bar Mirabilis”.
Il giorno 05/06/2018 scendendo le scale mia moglie scivola cadendo pesantemente. Ha provato un forte dolore e, guardato il piede sinistro, ci siamo accorti che era girato verso l’esterno. Ho cercato subito soccorso e dopo diverso tempo sono arrivati degli addetti con una carrozzina. Nessun medico o personale infermieristico è venuto in soccorso per vedere le mie condizioni di salute di mia moglie e sincerarsi se aveva o meno lesioni gravi ed era trasportabile. Sia il personale medico che ha fatto la radiografia, che il medico di bordo, ci hanno tranquillizzato affermando che non c’era traccia di fratture, ma si trattava di una distorsione e comunque sarebbe stata vista da un ortopedico a terra. (come è possibile che non si siano viste due fratture al malleolo di cui una scomposta? e se c’erano come mai ci hanno mandato a terra senza un interprete che parlasse italiano?)
Con un’altra coppia di croceristi che parlavano la lingua tedesca e un addetto Costa, siamo saliti su una autoambulanza e accompagnati in una clinica di Corfù. Giunti alla clinica, abbiamo scoperto che l’addetto Costa parlava solo tedesco e inglese e non capiva e parlava una parola di italiano. Nessuno, dico nessuno, ci aveva chiesto se conoscevamo oltre all’italiano anche la lingua inglese o il tedesco. Il caso ha voluto che abbiamo trovato nella clinica due medici che conoscevano l’italiano e abbiamo potuto interloquire con loro. (Per quale motivo i responsabili Costa sapendo che eravamo italiani non hanno inviato un accompagnatore che parlasse oltre l’inglese e il tedesco anche l’Italiano?). Dopo essere stata sottoposta a nuove radiografie e alla TAC abbiamo avuto la seguente diagnosi …”1) Fracture to the lateral malleolus with displacement 2) Rupture to the ligament 3) Fracture to the posterior malleolus”. I medici ci hanno comunicato che doveva rimanere in clinica e che era necessario intervenire chirurgicamente anche perché c’era il pericolo che si formassero delle embolie polmonari. Abbiamo deciso di non effettuare l’intervento, e chiedere subito il trasferimento in Italia, principalmente a causa della difficoltà della non conoscenza lingua straniera. Ho cercato l’addetto Costa che finora non ci aveva proprio considerato ed assistito e, con l’aiuto dei medici che parlavano italiano, l’hanno informato che avevamo urgentemente bisogno di comunicare con qualcuno della nave che parlasse italiano per organizzare il rientro prima in nave poi in Italia. Nonostante numerosi tentativi effettuati dal suo telefono portatile, il signore non riusciva a mettersi in contatto con la nave in nessun modo (fra l’altro anche gli altri due croceristi dovevano rimanere a Corfù). Le ore passavano, la nave sarebbe partita alle ore 14,00 e noi eravamo in balia del destino. L’addetto Costa a seguito della nostra insistenza, non riuscendo a mettersi in contatto con la nave, ha scritto su un foglietto un numero di telefono +870764947193. Della serie ARRANGIATI!! Ho provato più volte a chiamare quel numero, anche da telefono fisso, senza ottenere alcun risultato. Non c’era modo di mettersi in contatto con la nave. Nella hall un signore ha sentito i discorsi che facevo capendo un po’ di italiano, (era un dipendente Costa) ha suggerito di telefonare al numero scritto in basso sulla carta Costa. Il numero era lo stesso e di nuovo non è stato possibile interloquire con nessuno. Mi sono ricordato di aver portato con noi “Il diario di bordo” della giornata e ha visto che, alla fine della prima pagina, era riportato un numero di telefono da usurare in caso di emergenza. MA L’ADDETTO COSTA NON LO SAPEVA?
Erano circa le 12 quando sono riuscito a parlare con la titolate di un agenzia di Corfù che per fortuna capiva l’italiano. Ho spiegato alla signora quanto successo e la stessa si impegnava a raggiungere dapprima la nave e poi la clinica. Dopo poco si è presentato alla clinica un ragazzo per conto della suddetta agenzia, il quale riferiva mi avrebbe accompagnato alla nave per fare le valigie e riaccompagnato in clinica. Ripresa l’ambulanza assieme al crocerista tedesco e all’addetto Costa siamo ritornati alla nave e accompagnati in infermeria che era chiusa. Erano circa le 12,30 e c’erano ancora tutte le valigie da fare e la nave partiva alle 14.00. Dopo poco è arrivato un addetto che mi ha consegnato il conto da pagare pari a € 189,00 (€ 96,00 X-Ray 1 st 2nd image - € 62,00 Fist consultation - € 28,00 Nurse assessment (sarebbe interessante visionare le lastre visto che non è stata riscontrata alcuna frattura).
Uscito dall’infermeria sono stato accompagnato all’Ufficio Servizio Clienti dove ho dovuto saldare il conto e firmare dei moduli per l’interruzione volontaria della crociera con l’indicazione “MEDICAL REASON”. Tali moduli sarebbero necessari per richiedere, in un secondo momento, il rimborso di quanto speso per la crociera. Solo da quel momento mi è stato assegnato un addetto Costa che parlava italiano che mi ha accompagnato in cabina e aiutato a predisporre le valigie ed uscire dalla nave.
Uscito dalla nave, prima di salire sul taxi che ha pagato personalmente, mi è stato consegnato dall’addetto Costa il “Guest’s shoreside medical referral” dal quale risultava che la diagnosi del medico di bordo era la seguente: “Distorsion Trauma left ankle” e quella della clinica “… fracture of the left ankle”. Come è possibile che l’equipe medica di bordo non abbia riscontrato due fatture di cui una scomposta?. Inoltre un foglietto con scritto il numero di Europ Assistence +390258245087 e il numero di pratica assegnato per l’apertura delle denuncia di infortunio.
Verso le ore 14,00, ora di Corfù, sono stato contattato da un operatore della Costa Crociere venuto a conoscenza dell’incidente occorsomi e, dal quel momento si sono succedute una serie di telefonate che ci hanno dato indicazioni per il nostro soggiorno e per l’organizzazione del rimpatrio.
Poco dopo il personale infermieristico ha comunicato la disponibilità della clinica a sistemarmi in una camera con due letti affinché potessi restare accanto a mia moglie.
Verso le 14,30, ora di Corfù, sono stato contattato da un operatore dell’Europ Assistence venuto a conoscenza dell’incidente. Dal quel momento si sono succedute una serie di telefonate con l’Europ Assistenze Italia S.p.A. durante le quali ci sono state date indicazioni per il nostro soggiorno e per l’organizzazione del rimpatrio.
I dolori erano molto forti e una volta finito il loro turno di servizio, i dottori che parlavano italiano, e ci avevano aiutato nella mattinata, se ne erano andati e ci siamo trovati in grandissime difficoltà nel comunicare con gli operatori e i dottori della clinica in quanto parlavano greco o inglese. Siamo stati lasciati soli senza nessuna assistenza a livello linguistico.
Veniamo a conoscenza durante le varie telefonate, che, probabilmente riusciremo a partire l’indomani sera con un volo aereo.

Il giorno 06/06/2018 abbiamo ricevuto conferma telefonica da Costa e Europ Assistence che saremo partiti alle ore 22,30 con un volo aereo diretto da Corfù a Venezia. I dottori della clinica ed Europe Assistence hanno concordato che, per prevenire eventuali embolie polmonari, erano necessari almeno due posti (il dottore ne aveva proposti di più) affinché la gamba fratturata rimanesse distesa. Ci veniva assicurato inoltre che saremo stati prelevati da un ambulanza la quale ci avrebbe accompagnato all’aereoporto e, nel momento in cui avremo fatto il check-in, un addetto ci avrebbe accompagnato con la carrozzina fino alla pista dell’aeroporto. Poi, con degli elevatori, mia moglie sarebbe stata caricata a bordo.
Tramite mail della clinica ci sono stati consegnati i biglietti aerei: uno per me (compreso il check-in on line) e due per mia moglie con il check-in da dare (mi è stato riferito che non era possibile effettuarlo per il discorso della carrozzina).
Arrivata l’ambulanza i due addetti non parlavano italiano, ci hanno chiesto dove dovevano portarci. Cercavamo di dire airport from Venice – Italy, ma non era questo che volevano sapere. Ad un certo punto hanno chiesto direct e abbiamo annuito Corfù/Venice/Italy direct e allora siamo partiti. Ma non erano stati informati della nostra destinazione??????
Giunti all’aeroporto ci hanno sbarcato e se ne sono andati lasciandoci all’entrata. In quel momento abbiamo scoperto che l’aereo sarebbe partito con mezz’ora di ritardo. Messomi in contatto con un addetto Costa, ci è stata confermata l’assistenza di un operatrice una volta che ci saremmo presentati al check-in. Giunti al check-in nulla andava bene, nè i biglietti aerei, nè la documentazione medica che ci aveva rilasciato la clinica per imbarcarci. Non conoscendo l’inglese o il greco non riuscivamo a capire quale fosse il problema e allora ho chiamato l’addetta Costa affinché parlasse direttamente con l’operatrice del check-inn della compagnia VoloTea. Dopo una lunga discussione hanno accettato la documentazione presentata ma, per quanto riguarda l’operatrice che doveva assisterci, ci hanno fatto capire che non avevamo nessun diritto ed inoltre che la compagnia non aveva previsto neppure l’accompagnamento fino all’aereo con mezzi idonei e non risarebbe stato nemmeno l’elevatore.
CI SAREMO DOVUTI ARRANGIARE!!!
Ci presentiamo dunque alla consegna della valigie e ci bloccano nuovamente. Non accettavano i due biglietti aerei perché da quello che capivamo mancava qualcosa. (al mio rientro in Italia da telefonate intercorse, ha saputo che Europ Assistence aveva omesso alcuni codici nella prenotazione). Da quel punto si sono susseguite una serie di telefonate con Costa Crociere e Europ Assistence in quanto non volevano assolutamente farci salire a bordo dell’aereo. Dopo circa mezz’ora una operatrice della compagnia VoloTea esce da un ufficio, straccia i biglietti e ne ristampa degli altri e ci da l’OK . I posti non erano vicini ma non importava, forse l’aereo era al completo, bastava partire. Chiaramente senza aver diritto all’assistenza!
Mentre l’operatrice della Costa resasi conto della disastrosa situazione in cui ci trovavamo cercava di aiutarci, l’operatrice dell’Europ Assistence ha risposto seccata che la compagnia di assicurazione aveva ottemperato a quanto di sua competenza avendo mandato una mail di richiesta di assistenza alla compagnia aerea. Dunque non era più un loro problema!!
Secondo lei mia moglie avrebbe dovuto salire le scale dell’aereo con il sedere.
Attraversata la dogana con carrozzina e bagagli, giunti all’uscita 5 ci siamo accorti che, per recarsi a prendere l’aereo, era necessario scendere un scalinata abbastanza lunga. Nuova telefonata a Costa ormai convinti di non poter partire. Abbiamo chiesto allora aiuto alle altre persone che erano in coda affinché ci facessero da interpreti e, giunta l’addetta, una volta vista mia moglie in carrozzina, ci è stato è stato riferito che non era l’uscita corretta.. Ma quella era l’uscita che ci avevano indicato al ceck-inn!!!
Per miracolo sentiamo all’altoparlante annunciare il nostro cognome e, per fortuna, la signora che stava facendo l’annuncio si trovava vicino a noi.
Questa hostess ci ha preso in consegna e, attraverso un’altra uscita, ci ha portato su una piattaforma che dava sulla pista dell’aeroporto. Poco dopo ci hanno caricato su un mezzo ci portano sotto l’aereo. L’elevatore è stato affiancato alla porta dell’aereo impedendo la totale apertura della porta dell’aereo e la possibilità di entrare con la carrozzina. Dopo numerosi tentativi e varie manovre mia moglie è stata caricata sull’aereo ma la carrozzina non passava nel corridoio. Per arrivare al posto si è dovuta alzare dalla sedia su un piede e raggiungere i sedili con piccoli saltellini su una gamba. (grazie alle hostess che l’hanno fatto accomodare in seconda fila visto che su 123 posti c’erano solo 47 passeggeri).
L’aereo è partito e FINALMENTE L’INCUBO ERA TERMINATO!!!

Arrivati a Venezia abbiamo avuto un’assistenza adeguata sia per lo sbarco dall’aereo (la carrozzina è arrivata a fianco del sedile dell’aereo ed è stata ancorato nell’elevatore) che per il trasporto all’ospedale .

A seguito delle lettere che ho inviato a Costa Crociere SPA e ad Europ Assistance Italia ho avuto le seguenti risposte:

Da COSTA CROCIERE
Gentilissimi Signori buongiorno,
Vi ringraziamo, innanzi tutto, di averci scritto, anche se non possiamo che essere estremamente dispiaciuti di quanto occorso e, quindi, della Vostra insoddisfazione.
La nostra Compagnia ha fra i suoi principali obiettivi quello di far trascorrere ai propri Ospiti delle bellissime vacanze, sia a bordo delle nostre navi che nelle moltissime località che tocchiamo.
Vogliamo che una crociera sia l'occasione per vivere delle esperienze sempre uniche ed indimenticabili, anche attraverso servizi di alta qualità.
Entrando nel merito delle Vostre considerazioni, desideriamo precisarvi che il giorno di imbarco la nostra organizzazione non preveda l'accompagnamento dei propri Ospiti in cabina: nonostante l'Hospitality Service desk sia disponibile per qualunque tipo di informazione, il Personale che si trova nelle sale comuni e nei corridoi della cabine, è sempre disposto ad assistervi.
Ci rincresce, comunque, molto che non Vi siate sentiti a Vostro agio e che abbiate avuto delle difficoltà ad aprire la cabina.
Sia l'Hospitality Service che il Tour Office sono particolarmente impegnati il primo giorno nel dare informazioni ai nostri Clienti e le code sono, nostro malgrado, inevitabili.
Da alcuni anni stiamo implementando strumenti elettronici alternativi a bordo, per fornire informazioni e per permettere di prenotare molti servizi, senza fare code agli uffici di riferimento. Il nostro stesso sito Internet www.costacrociere.it è utilizzabile prima della crociera, proprio per poter avere una gamma di informazioni e consigli ed anche per personalizzare la propria crociera con vari pacchetti
Vi precisiamo che non ci sia mai possibile garantire, prima della crociera, la grandezza e posizione del tavolo che si andrà ad occupare al ristorante, perché è compatibile a questioni organizzative del maitre solo una volta a bordo. L'acquisto, come nel Vostro caso, di una cabina di categoria Premium dà, però, la possibilità di prenotare il turno della cena prima della vacanza.
I pacchetti bevande all-inclusive sono esclusivamente al bicchiere, motivo per il quale i camerieri non lasciano le bottiglie al tavolo.
In relazione ai problemi linguistici, seppur comprendendo il Vostro punto di vista, Vi precisiamo che la nostra Compagnia impiega una grande quantità di collaboratori di nazionalità diverse che è a contatto con una clientela internazionale: eventuali difficoltà vengono normalmente sopperite dai Capi Servizio di riferimento, sempre a disposizione dei nostri Ospiti.
Vi porgiamo le nostre sentite scuse per il problema tecnico allo scarico della doccia della Vostra cabina e per l'usura dell'accappatoio.
Riguardo, invece, all'infortunio della Signora, del quale siamo, ovviamente, dispiaciutissimi, mettiamo in copia il nostro Ufficio Legale che è competente nella gestione del reclamo e che, quindi, Vi fornirà un riscontro direttamente.
Da parte nostra come Ufficio Clienti, ci auguriamo di cuore che vorrete essere nuovamente nostri Ospiti ed accogliere il nostro seguente gesto di attenzione.
La presente comunicazione vale, pertanto, per Voi uno sconto complessivo di 250 euro (duecentocinquanta/00 euro) sulla quota cabina di una futura crociera con partenza entro e non oltre il 10/12/2019. Tale credito non è cedibile a terzi, non è monetizzabile ed è cumulabile con le promozioni a catalogo. Per poterne usufruire, sarà sufficiente comunicare il sopra indicato numero di voucher all’atto della prenotazione.
Rimanendo a Vostra completa disposizione, Vi porgiamo i nostri cordiali saluti.

Da COSTA CROCIERE
Gentilissimi Signori Buongiorno
La ringrazio, innanzi tutto, di avermi risposto e di avermi inviato il successivo giorno 7, il Suo scambio di email con Europ Assistance, che ho trasmesso ai colleghi che ci leggono.
Mi dispiace moltissimo per il perdurare della Sua forte insoddisfazione e debbo confermarle che sarà l'Ufficio Legale a risponderle, per la parte legata all'infortunio di Sua moglie.
La nostra struttura organizzativa prevede, infatti, che i reclami legati a danni alla Persona siano gestiti dai colleghi con una risposta diretta all'Ospite.
Riguardo agli aspetti del nostro prodotto, ribadisco il nostro estremo rammarico per il Suo malcontento e quello di Sua moglie ma ci tengo a sottolineare di non averlo mai voluto sminuire. Se da un lato Le ho precisato le caratteristiche di alcuni nostri servizi e le fonti per ottenere ulteriori informazioni e assistenza come il nostro sito e la nostra Reception di bordo, dall'altro ho voluto confermarle l'impegno della nostra Compagnia nel far trascorrere ai nostri Ospiti delle bellissime esperienze, a bordo delle nostre navi.
Mi rincresce anche molto che non reputi sufficiente l'ammontare del buono offerto da questo Ufficio e spero che Lei e Sua moglie vogliate gradire la sua seguente integrazione.
La presente comunicazione vale, pertanto, per Voi uno sconto complessivo di 150 euro (centocinquanta/00 euro) sulla quota cabina di una futura crociera con partenza entro e non oltre il 10/12/2019. Tale credito non è cedibile a terzi, non è monetizzabile ed è cumulabile con le promozioni a catalogo. Per poterne usufruire, sarà sufficiente comunicare il sopra indicato numero di voucher all’atto della prenotazione.
Non posso che rimanere a Sua completa disposizione e rinnovarle i nostri più cordiali saluti.

Da COSTA COCIERE – ufficio legale
“Riscontriamo le Sue missive indirizzate al nostro Servizio clienti per comunicarLe che, per quanto concerne i disservizi lamentati a bordo, confermiamo quanto comunicatoLe dai colleghi del servizio clienti.
Per quanto concerne, di poi, l’infortunio subito dalla Sig.ra in data 5 giugno u.s., ci preme sottolineare che, ispezionata la scalinata subito dopo quanto occorso, la stessa - illuminata 24 ore su 24 -risultò perfettamente in ordine e priva, pertanto, di eventuali insidie.
Evidenziamo che la suddetta scalinata è dotata di corrimano lungo entrambi i lati e presenta strisce anti-scivolo su ogni scalino. Sono inoltre presenti in loco diversi avvisi di precauzione ed attenzione (“Tenersi al corrimano” e “Attenzione al gradino”).
Ci preme far presente che tutte le nostre dotazioni e arredi di bordo sono costruite nel rispetto dei più alti standard di sicurezza previsti dalle normative nazionali ed internazionali e che, per quanto riguarda la scalinata in oggetto, nessun altro passeggero riportò lamentele simili a quella oggi in commento.
Pur dispiacendoci, pertanto, per quanto occorso alla Sig.ra , ci troviamo tuttavia a respingere ogni addebito di responsabilità, dal momento che il danno lamentato è stato causato esclusivamente da un comportamento alla stessa imputabile, la quale non prestava la dovuta attenzione nel deambulare.
Infine, in riferimento all’asserita inadeguata assistenza fornita a Lei e a Sua moglie dal nostro personale successivamente all’evento, ci preme innanzitutto sottolineare che la diagnosi medica effettuata dal presidio ospedaliero di bordo era una diagnosi a carattere preliminare, come avviene di consueto per i traumi ortopedici che necessitano sempre di una successiva visita specialistica presso i presidi ospedalieri di terra (come infatti poi avvenuto).
La suddetta visita a terra è stata organizzata con carattere d’urgenza e, dal momento che nello stesso giorno era stata organizzata un’altra visita presso il medesimo presidio medico di terra per altri due ospiti di nazionalità tedesca, abbiamo ritenuto opportuno prediligere la celerità di una corretta diagnosi facendoVi così accompagnare dal medesimo addetto incaricato di assistere i suddetti ospiti in quanto eravamo a conoscenza che i dottori della clinica prescelta parlano italiano.
Ad ogni buon conto, abbiamo contezza che le difficoltà linguistiche da Voi lamentate siano perdurate soltanto fino al Suo rientro in nave una volta avuta la conferma che la Sig.ra non avrebbe potuto continuare la crociera, quando venne immediatamente assistito da un nostro addetto italiano sia nella preparazione dei bagagli, sia nei successivi contatti con la compagnia assicurativa.
In ultimo, l’assistenza successivamente fornita venne organizzata dalla suddetta compagnia in forza del rapporto contrattuale sottoscritto e, pertanto, non possiamo ritenerci responsabili per eventuali comportamenti negligenti addebitabili a soggetti terzi in via esclusiva.

Alla luce di tutto quanto sopra, senza ammissione di responsabilità alcuna e/o pregiudizio per ogni nostra eventuale azione e/o difesa, al solo fine di dimostrare l’attenzione che da sempre riserviamo nei confronti dei nostri gentili Ospiti, con la presente siamo ad offrirLe l’importo complessivo di Euro 400,00 (quattrocento,00) quale Buono da utilizzarsi per la prenotazione di una futura crociera da effettuarsi entro il 31.12.2019.
Tale offerta sostituisce integralmente quella fatta dal nostro servizio clienti.
L’occasione è gradita per porgerLe distinti saluti

Da EUROP ASSISTANCE ITALIA
NESSUNA RISPOSTA.

Non credo sia il caso di aggiungere altre parole, la vicenda si commenta da sola.

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Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Emanuele
26 Novembre, 2018
Scusa, ma le crociere non fanno per voi....
Inviato da Franco
03 Dicembre, 2018
Si tratta di pubblicità ingannevole. Le chiamano Crociere, ma sono Viaggi sul Mare. Le crociere sono un'altra cosa, il passeggero è coccolato, assistito, esaudito in ogni desiderio, a tavola e non solo... come faceva tanti anni fa Costa. Ora sono baracconi viaggianti dove il cliente è abbandonato a sè stesso. Quando leggo che nipoti regalano crociere ai propri nonni, mi domando: ma vi immaginate delle persone anziane lasciate in un paese straniero senza assistenza e senza conoscere la lingua?
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