Dettagli Recensione

Un saluto a tutti,
sono una dei tanti passeggeri che hanno tristemente assistito alla tragedia avvenuta sulla Moby Otta al porto di Genova il 26 settembre 2010: un'auto in uscita dalla nave è caduta in mare a causa di un improvviso movimento della nave e delle sue eliche e una coppia di ragazzi è precipitata in mare, purtroppo entrambi sono morti.

Non commento quanto avvenuto, non sta a me giudicare se ci siano colpe o errori di umani in questa tragedia, ma vorrei segnalare
alcuni episodi che ho vissuto durante il viaggio e la mattinata trascorsa a bordo, successivamente all'incidente, che mi hanno fatto nascere domande sul comportamento dei dipendenti della compagnia e sulla serietà della stessa, che ho comunicato a Moby in una e-mail.

I comportamenti che vi descriverò fanno riflettere sulla qualità del personale di bordo, che ritengo fondamentale per la sicurezza e per l'efficienza del servizio offerto da Moby e di qualsiasi compagnia navale.

La sera del viaggio, con partenza da Olbia per Genova alle ore 22, ho fatto un giro a bordo e, non essendo mai stata sulla Moby Otta, la nave sulla quale il mio fidanzato e io ci siamo imbarcati, ho perso l'orientamento, anche perchè ero stanca: mi trovavo al ponte dal quale ma non riuscivo a raggiungere il "salone" dove si trovava il mio fidanzato. Ho chiesto così gentilmente aiuto ad u dipendente che si trovava nella hall di prua, dietro ad un piccolo box di accoglienza, il quale aveva alla sua sinistra lo schermo di un televisore che trasmetteva la partita Roma-Inter: questa persona non solo non mi ha guardato nemmeno un attimo negli occhi mentre gli chiedevo aiuto, ma continuava a rivolgere il suo sguardo verso lo schermo del televisore. Solo quando l'ho incalzato, nel chiedere il suo aiuto, allora mi ha risposto in maniera svogliata e assolutamente maleducata e priva di tatto "Deve andare a poppa"! Io gli ho chiesto come potevo raggiungerla, intendendo da quale corridoio e lui mi ha risposto, testuali parole,"a piedi"!!! Un gran maleducato che questa persona non sa né vuole fare il suo lavoro, che consiste nell'aiutare le persone con gentilezza!

Secondo episodio: stiamo accedendo al garage quando, finalmente, ci fanno scendere dalla nave a Genova, dopo tutto quello che è successo, che ci ha lasciati scossi e smarriti, un garagista si è permesso di ironizzare sul fatto che non trovassimo il garage dove precisamente si trovava la nostra auto. Mi chiedo, anche lui non è pagato per rispondere ed aiutare con gentilezza le persone che pagano il biglietto??!! Io dico di si... e come lui tutti quelli che, come qualcuno di voi ha detto, quasi o senza quasi ti insultano, per giunta in napoletano (con tutto il rispetto per i napoletani, ci mancherebbe), che pertanto non ci permette di capire cosa stanno dicendo ed eventualmente di rispondere!

Allora, io mi chiedo, se queste persone non sanno dare indicazioni in modo appropriato, disponibile e gentile come si conviene a chi lavora con il pubblico e non chiede la luna, come possiamo pensare che siano in grado in altre situazioni ben più gravi di affrontare degnamente il proprio lavoro?
Simona